5 Gennaio 2017 – (ANSA) – FOSDINOVO (MASSA CARRARA)

Operai licenziati inventano impresa,nasce l’Amaro Partigiano Idea dell’Arci in Lunigiana, produzione a Trezzano sul Naviglio.

Una fabbrica abbandonata, occupata e riaperta alla produzione. Un circolo Arci che gestisce un museo dedicato alla Resistenza sulle colline di Fosdinovo. Sono i due “ingredienti” di un progetto di mercato alternativo per il lancio dell’;Amaro Partigiano, che ha ottenuto anche la benedizione del partigiano e presidente Anpi Massa Carrara, Giorgio Mori. Lo riferisce oggi il Tirreno.

L’Amaro Partigiano sarà realizzato rigorosamente con ingredienti lunigianesi, seguendo una ricetta messa a punto

grazie alla consulenza di un antico laboratorio artigiano della zona. Ma verrà prodotto da Rimaflow, a Trezzano sul Naviglo, in una fabbrica oggi impegnata nella costruzione di una rete per un mercato equo, libero e solidale. I 330 lavoratori, dopo aver perso il lavoro perchè l’azienda ha deciso di delocalizzare in Polonia l’attività per abbattere i costi, si sono rimboccati le maniche e hanno riavviato la produzione puntando sul mercato equo-solidale.

L’idea dell’Amaro Partigiano è dell’Arci Archivi della Resistenza a Fosdinovo. I proventi delle vendite saranno

destinati al suo Museo Audiovisivo e ai progetti “sociali” di Rimaflow. Ma per produrre il liquore servono attrezzature e macchinari: da qui il lancio di un crowfunding che partirà a breve.

Che gusto avrà l’Amaro Partigiano? “Il gusto – spiega Alessio Giannanti, di Archivi della Resistenza -è il risultato

di un’accurata selezione di nove ingredienti ispirati alla vita nei boschi della Lunigiana durante la Resistenza”. (ANSA).

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Amaropartigiano

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